22 Domenica delle Palme (I Personaggi della tragedia) rif. al 28/03/10

                                    Domenica delle Palme 

  Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Luca (Lc 22,14-23,56)

                   

                                  I Personaggi della tragedia

Carissimi fratelli e sorelle, amici in Cristo. Ci accingiamo a vivere una settimana che è popolarmente chiamata “Santa” ma che, liturgicamente, riceve il nome latino di “Hebdomada Major” ,vale a dire la settimana più importante dell’anno, la maggiore . Ma perché? Perché in essa si commemora, si ricorda , si celebra il fatto più straordinario della storia : Dio, che si è fatto uomo per amore dell’uomo, spinge questo amore fino a morire , pagando i peccati di questa umanità. Ma superando con la sua onnipotenza divina la distruzione che la morte provoca , risorge , creando un mondo nuovo , una nuova creazione(Cfr. Gal. 6,15 ).In questa nuova creazione, Cristo ci introduce mediante il battesimo . C’è da domandarsi : quale atteggiamento avere ? Quale comportamento tenere rispetto a questi giorni che oggi cominciamo a vivere? Per questo vi invito ad osservare i personaggi che storicamente presero parte a quell’evento unico ed irripetibile della nostra storia, che ha come protagonista Dio che si fa uomo e muore per salvare l’umanità. I personaggi storici di allora , si concentrano tutti sul protagonista che è Gesù di Nazareth , centro di tutta questa tragedia, posto al centro del palcoscenico ed osservato dal mondo intero. Nella periferia della storia di allora , però , vi erano milioni e milioni di persone che non avevano la minima conoscenza di ciò che stesse succedendo, non ne avevano il minimo sentore.Pensiamo a tutta l’umanità sparsa sulle terre non ancora scoperte : America Latina , America del Nord , grandissima parte dell’Asia , molta parte dell’Africa , l’Europa stessa nella parte non conquistata dai Romani . In Israele poi , era un fatto che accadeva nella capitale e quindi con poca risonanza nelle zone rurali .Nella stessa Gerusalemme vi furono sicuramente uomini e donne preoccupati dei fatti loro , ai quali arrivava la notizia di una crocifissione di malfattori ; una notizia come tante. Nella platea di questa grande tragedia , osservando il Cristo , si agitava un mondo variegato, un pubblico che assisteva ad uno spettacolo già visto altre volte. Tra essi vi era il manipolo di legionari romani che, al comando di un centurione, erano responsabili davanti al governatore di eseguire la sentenza di morte a norma di legge. Il gruppo dei capipopolo ebrei : farisei , scribi , sacerdoti ecc…che volevano morto quel Rabbì di provincia, sceso dalla Galilea , che aveva smosso le fondamenta del loro potere con le sue dottrine . Dietro questi capi dell’ “establishment” ebreo, sia religioso che politico , si agitava una ciurma popolana della peggiore specie che, aizzata da questi stessi capi , insultava il povero condannato. Isolati ,messi da parte , seguendo Gesù da lontano ,vi era un esiguo gruppo di amici che accompagnava e sosteneva Maria , madre del condannato , fin su , sulla cima della montagnola denomita il Teschio , in latino: “Calvario”. Ecco, più o meno, l’ambiente di quel giorno unico della storia . Da allora , la commemorazione ,il ricordo di quella tragedia è stata tramandata di generazione in generazione fino ad oggi , e lo sarà anche in futuro.Quali nuovi atteggiamenti di fronte alla tragedia? Quali cambiamenti sono avvenuti ?Bisogna fare una osservazione di base ed è che quella tragedia è un ricordo distaccato da noi nel tempo e nello spazio. Quel fatto storico unico può solo essere ricordato. Se ne fa memoria , si commemora ,e le reazioni della gente non sono molto dissimili da quelle degli attori di allora , descritte pocanzi. Vi è gente totalmente ignara di ciò che significa questa Settimana Santa. Ci sono degli  indifferenti che , sapendolo , non se ne curano per niente. Approfittatori che riducono la Settimana Santa a settimana del turismo. Artisti folklorici , nostalgici del passato , che riducono queste celebrazioni a rappresentazioni folkloriche , processioni ,spettacoli in Tv , radio , teatro ecc….Ci sono anche brave persone che ,come amici del Cristo, in ringraziamento di quanto Lui ha fatto per noi , assistono alle funzioni religiose come contrappeso riparatorio agli attacchi ,insulti , bestemie e chissà a quanti altri tipi di offese che  oggi infieriscono, come e forse più di allora, contro l’Uomo-Dio crocifisso.Quest’ultimo è un atteggiamento di devozione degno di lode . Ma , arrivati a questo punto, vorrei offrirvi un passo in avanti verso la compartecipazione alla Passione e Morte del Cristo . Come? Fratelli e sorelle, noi cristiani sappiamo che, nel battesimo, Cristo ci ha scelti , ci ha sommersi nella sua morte e nella sua risurrezione , ci ha fatto partecipare ai suoi dolori in forma sacramentale , facendoci anche risorgere ad una “Vita Nuova” che emana da Lui e viene a noi. Così Lui capo , noi membra , siamo cellule di un organismo vivente , misterioso , nel quale la vita della Santissima Trinità arriva a noi tramite l’umanità sofferente di Gesù il Cristo. Ciò che avviene nel capo , nella testa di questo organismo misterioso, avviene anche nelle cellule di quel corpo , nelle membra . Se Cristo soffre , pure le membra soffrono . Non certo gli stessi dolori e patimenti,ma altri . Però se questi altri dolori , coscientemente li accetti , come Cristo accettò i suoi , e li unisci a quelli del tuo Capo in una unione non solo di pensiero ma vitale , di quella vita divina che Cristo ti dà , allora compartecipi alla Sua Passione e Morte , collabori con Lui alla salvezza dell’umanità. Così i tuoi dolori fisici , le ingiustizie , i mancati riconoscimenti per il tuo lavoro, i dissensi , le gelosie,  le invidie e tutto quello che ti fa soffrire ,avrà un nuovo orizzonte di partecipazione nel progetto di salvezza che Cristo porta avanti per l’umanità. Fratello ,sorella ! Abbandona ,lascia la platea del pubblico che assiste solamente alla Passione e Morte del Cristo come i soldati , i sacerdoti ,il popolo ,gli scribi , i farisei ecc.., indifferenti e smemorati  di allora e di oggi.Lascia tutto questo e sali sul palcoscenico con il Cristo crocifisso protagonista, partecipa ai suoi dolori aggiungendo i tuoi , per salvare i tuoi fratelli , uomini e donne che implorano , anche se incoscientemente , il tuo aiuto.Così sia.

Ultimo aggiornamento ( sabato 27 marzo 2010 )