1 Domenica 1^ di Avvento (Inizio anno liturgico) rif. al 29/11/09
                              Prima Domenica di Avvento                                            Dal Vangelo secondo Luca ( Lc 21,25-28.34-36)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

                             

                                 Inizio dell’ anno liturgico 

Oggi ,fratelli e sorelle, iniziamo un anno nuovo .Così come nella società , le varie attività che svolgiamo come la vita sociale , lo sport, la finanza ,l’agricoltura , la scuola hanno scadenze fisse , periodiche che iniziano e si prolungano per una dozzina di mesi e poi si concludono , così pure la nostra vita spirituale è stata articolata in anni dal punto di vista della liturgia . Abbiamo così l’anno sociale , l’anno sportivo e finanziario , il commerciale , l’anno agricolo ed anche l’anno liturgico.Ed ecco la novità ; così come alla fine di una qualsiasi attività  si fa un bilancio consuntivo per preparare il preventivo dell’anno seguente , così noi oggi , in questa settimana dovremmo tirare le somme di come abbiamo vissuto il periodo spirituale dell’anno liturgico appena concluso. Questo fatto di analizzare il passato per progettare il futuro, per una migliore realizzazione delle nostre attività spirituali, ci fa dedurre e concludere che questo nuovo anno non potrà  essere solamente come l’anno scorso , ma bensì dovrà essere migliore ed esigerà ad ognuno di noi una nuova personale impostazione.In che cosa consisterà questa nuova impostazione ? Quale novità ci porterà questo  anno ? La novità si basa su questo fatto : è evidente che essendo ognuno di noi una persona differente dalle altre ,ognuno ha le proprie caratteristiche, la propria storia , ha differenti esigenze ,differenti fasi di crescita ecc.. Perciò questo nuovo anno liturgico sarà nuovo in forma differente per ognuno di noi ,toccherà perciò ad ognuno di noi analizzare il proprio vissuto e delineare le linee della propria crescita spirituale di questo periodo annuale . E’ una responsabilità seria poichè ci troviamo di fronte ad un dono di Dio che ci offre una nuova possibilità di un miglior rapporto con Lui , possibilità che non sappiamo se si ripeterà. Questa nuova proposta che Dio mi fa per mezzo della  liturgia di questo nuovo anno richiede da me una attenzione precisa circa quanto Dio vorrà da ognuno di noi in questo nuovo periodo . Invochiamo lo Spirito Santo come dice Paolo nella lettera ai Galati cap. 5° versetto 16 “Lasciatevi guidare dallo Spirito e non seguirete i desideri del vostro egoismo”.Per ottenere questa visione nuova del progetto di Dio su di me su di te su di noi dobbiamo anzitutto pregare , è la preghiera detta dalla Vergine Maria e dal Suo Figlio Gesù . La preghiera di Maria è :” Eccomi Signore sono a Tua disposizione , si compia in me quanto l’Angelo mi ha detto da Tua parte o Signore” . E Gesù nell’orto dei Getzemani dice : “Oh Padre , che si compia la Tua volontà , non la mia”.E per dare un suggerimento che possa essere comune a tutti , mi permetto di dirvi che leggendo il documento del Consiglio Vaticano II , intitolato Sacro Santo Concilio sulla Liturgia , ho trovato nel numero 11 un richiamo al mio dovere di pastore che viene proprio a proposito in questo nuovo anno in cui iniziamo  nuovamente le azioni liturgiche domenicali. Il numero citato dice : “I pastori di anime debbono vigilare attentamente che nell’azione liturgica i fedeli vi prendano parte  in modo consapevole, attivo e fruttuoso”. In modo consapevole… Sappiamo veramente cos’è l’azione liturgica? Non rimanendo sulla superficie , vedendo le cerimonie che si fanno , ma andando a fondo nel problema , nel nucleo centrale di che cosa è la liturgia? Come renderci perciò consapevoli del suo vero valore , dei suoi dinamismi?E qui dobbiamo partire dal centro cristiano della storia che è la Pasqua di Cristo , ossia il Suo passaggio da questa nostra vita mortale alla nuova dimensione della vita nuova nella Risurrezione , che non è un tornare alla vita che si aveva prima , ma è qualcosa di totalmente nuovo : una nuova dimensione. E in questa nuova dimensione Cristo è vivo , presente ,anche se non visibile alla nostra capacità materiale di vedere, ma Cristo è vivo in mezzo a noi , è vivo  misteriosamente e noi con Lui formiamo una misteriosa entità chiamata Corpo Mistico di Cristo per il fatto che Lui ci ha inseriti in Sè nel Battesimo. Di qui la conseguenza che lo stesso numero 11 cita : “Cristo è presente nel sacrificio della Messa ,offre ancora Lui se stesso , ed è Cristo che battezza quando nella chiesa si battezza , è Lui che parla quando nella chiesa si leggono le Sacre Scritture ed a queste azioni Cristo associa sempre noi che siamo la Sua comunità da Lui convocata , che siamo il Suo corpo “. E conclude :” perciò ogni azione liturgica , in quanto opera di Cristo e del Suo corpo (che siamo noi),della Sua chiesa , è una azione Sacra”.Perciò fratelli e sorelle ,concludendo ; iniziare un nuovo anno vuol dire entrare sempre più profondamente nel mistero ,agendo insieme a Cristo in rapporto sempre più avvincente ,specialmente nell’espressione più alta della liturgia che è il Sacrificio-Sacramento dell’Eucarestia al quale  noi assistiamo e partecipiamo e celebriamo ogni domenica. Ogni volta che attraversiamo quella porta ,quando lasciamo dietro di noi la soglia della porta di una chiesa dobbiamo pensare a questo fatto: stiamo penetrando nel mistero , per ricaricarci sempre più di vita divina in noi. Vigiliamo, fratelli e sorelle ,stiamo molto attenti a non perdere questa occasione e preghiamo affinchè questo inserimento nel mistero di Dio ,attraverso il Cristo,sia sempre più stretto , fino a quando passerà ad essere eterno e definitivo nella casa del Padre . Così sia .

Ultimo aggiornamento ( luned́ 23 novembre 2009 )