Home
Presentazione
Biografia
Pentagono della Sicurezza
Don Nicola con Noi
OMELIE Leggi
OMELIE AUDIO
Grazie Don Nicola
OMELIA Esequie
Ricordo Don Nicola
Catechesi sul Dolore
Contattaci
Scrivi un Messaggio
Collegamenti Web
Area Riservata
Cerca
29 Ascensione del Signore rif. al 16/05/10 PDF Stampa E-mail

                                     Settima Domenica di Pasqua  

 Dal Vangelo secondo Luca (Lc 24,46-53)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

                              Solennità dell’Ascensione del Signore 

Fratelli e sorelle , oggi festeggiamo la Solennità dell’Ascensione del Signore . Perché proprio oggi ?Per quaranta giorni dopo la Pasqua, il Signore apparve ai suoi discepoli , si mostrò ad essi vivo , parlando del Regno di Dio . Se contiamo quaranta giorni dall’otto aprile, giorno in cui abbiamo celebrato la Pasqua , arriviamo al diciasette maggio ossia a giovedì scorso . Come mai allora celebriamo oggi , nella domenica seguente al giovedì , questa solennità dell’Ascensione? Qui è necessario fare un pò di storia . Nell’anno 313 A.D. , l’imperatore Costantino , dopo la vittoria del ponte Milvio,emanò il celebre editto che consentiva ai cristiani di professare la loro fede pubblicamente . Allora la Chiesa cominciò a costruire i templi , organizzò diocesi , ordini religiosi ecc. Era il tempo in cui l’impero romano cominciava a sgretolarsi sotto la spinta dei barbari che occupavano vari territori in Europa, dando origine a quelli che sarebbero divenuti poi gli stati moderni . Queste tribù , provenienti dalle steppe dell’Asia , quando videro la civiltà di Roma cresciuta sotto  l’influsso della filosofia greca e del diritto romano,capirono che c’era necessità di strutturare le loro società. L’unica struttura resistente , visibile e forte, era la quella della Chiesa che aveva una dottrina , una struttura umana organizzativa solida , che aveva espressioni esterne con le festività religiose . Ebbene,  i capi di questi gruppi, che erano padroni di determinati territori come i Franchi , gli Unni , gli Alamanni , i Goti , i Visigoti ecc. ,si strutturarono in ambito civile prendendo dalla Chiesa vari valori e tra questi anche le feste . La Chiesa quindi, influì tantissimo sulla strutturazione civile di questi stati. Questo si chiamò “regime di cristianità” nel quale valori e feste cristiane erano assimilate e prese come proprie da parte dello stato civile. Questo durò per secoli, fino alla nascita , specialmente con Galileo Galilei, della scienza moderna sperimentale nella quale la “ragione” era un elemento importantissimo . Non che non lo fosse anche prima ma, da questo periodo in poi  che si chiamò Illuminismo , si volle dare il predomino alla ragione , arrivando a delle  vere  aberrazioni, come accadde con la rivoluzione francese che pose sull’altare di Notre Dame de Paris una prostituta quale simbolo della“dea della ragione”. Da quel tempo in poi c’è sempre stato un attacco a fondo alla fede cristiana da parte della così detta “intellighenzia” , gente così detta “colta” , che eliminava la “fede” in modo radicale, dando esclusività alla ragione. Anche gli stati nazionali, in particolare dopo la seconda guerra mondiale, presero la decisione di eliminare le festività religiose e specialmente quelle infrasettimanali. La Chiesa , per evitare una inopportuna conflittualità con i vari stati , fece slittare la celebrazione delle festività infrasettimanali alla domenica seguente, per non perdere la celebrazione del “mistero” della festa soppressa. Questo per non perdere , per nessun motivo , l’importanza delle verità che  quel “mistero” comunicava a noi cristiani ,verità sulle quali riflettere ,con incidenze fortissime  sulla prassi della vita cristiana. Ed ecco qui la prima conseguenza : dobbiamo riflettere  sull’importanza del “mistero” dell’Ascensione per la Chiesa  . La domenica , per la Chiesa , è la celebrazione della Pasqua del Signore e settimanalmente ci ricorda l’atto massimo , supremo della salvezza dell’umanità attraverso la passione , morte e risurrezione del Cristo. L’importanza della liturgia domenicale la fa rendere quasi intoccabile , e quando la si sopprime per dare spazio alla celebrazione di una solennità , deve essere per un motivo enormemente grande. Seconda cosa : bisogna considerare la fine del regime di cristianità. Con la soppressione delle feste , con l’annichilimento di valori che per secoli interi le nostre terre cristiane non hanno messo mai in discussione (pensiamo alle attuali discusioni sul concetto basilare di “famiglia naturale”), dobbiamo necessariamente cambiare atteggiamento.Non possiamo più pensare che la maggior parte del nostro popolo continui ad essere cristiano , anche se battezzato. E’ necessaria una nuova evangelizzazione . Ecco qui un punto sul quale nuovamente riflettere : il nucleo del mistero .Quale importanza ha questo mistero dell’Ascensione del Signore ? In esso vi sono due valori  : una assenza  e due presenze.L’assenza si evidenzia dagli Atti degli Apostoli (Cap.1,9):”Poi venne una nube ed essi non lo videro più” , ecco l’assenza! I discepoli che per alcuni anni ,ogni giorno , lo vedevano con i loro occhi e lo toccavano con le loro mani , gli parlavano con la loro bocca, si trovarono spiazzati , senza la sua presenza materiale . Certamente un pò di sconcerto si produsse in loro, e difatti il Signore aveva previsto ciò dicendo : ”Vedete , io me ne andrò e voi sarete tristi , ma poi la vostra tristezza si convertirà in gioia”.”Non vi lascerò soli” (Gv. 14,18) .”Io sono con voi fino alla fine del mondo”(Mt. 28, 30). “Io vi manderò lo spirito che vi difenderà”(Gv. 16, 17).”Andate e fate diventare discepoli tutti gli uomini del mondo”(Mt. 28 ,19).Ecco una conseguenza pratica anche per noi. Noi non abbiamo mai visto materialmente il Cristo , ma dobbiamo percepire la presenza di Cristo in mezzo a noi come la percepirono gli apostoli dall’Ascensione in poi. Ebbene fratelli e sorelle , noi dobbiamo approfondire la Sua presenza sacramentale e questa è la prima presenza da prendere in considerazione . L’assenza ci fa scattare la reazione di una percezione di presenza del Cristo in forma sacramentale tra noi . Non solamente nel cosi detto “sacramento della comunità” che rende presente Cristo :” Dove due o più di voi si riuniscono nel mio nome lì ci sarò io”(Matt.18,20) , ma soprattutto la presenza sacramentale eucaristica :”Fate questo in memoria di me – mangiate e bevete questa è la mia carne, questo è il mio sangue”.Questa è una nuova presenza di Gesù Cristo in noi che siamo suo Corpo Mistico ed abbiamo la missione di rendere visibile la sua presenza a tutta l’umanità.Questa è una prima presenza in ragione dell’assenza del Signore.Una seconda presenza , sulla quale riflettere molto profondamente, è una nuova presenza nella dimensione divina di Dio. La Confessione della Fede  dice :”E si assise alla destra del Padre”. Cristo Gesù è seduto alla destra del Padre . Qui non ha nessun senso di impostare una riflessione sull’assenza perché il Verbo (seconda persona della S.S. Trinità), non ha mai lasciato la dimensione di persona divina . Le espressioni  “si fece uomo “ , “discese dal cielo”,”tu scendi dalle stelle” ecc. ci invogliano a pensare, erroneamente ,con la nostra mentalità spazio-temporale, che Lui abbandoni un posto. Il Verbo non ha abbandonato niente , questo è frutto della nostra immaginazione spaziale , forse sarebbe meglio dire che il Verbo assunse una natura umana composta di anima e di corpo e la sostenne nell’essere ,con la sua persona divina, in comunione con il Padre e lo Spirito Santo. Di modo che in Gesù , il Cristo , vi è una sola persona dotata di natura divina (capace di agire come Dio) e di natura umana (capace di agire come uomo). Qual’ è dunque la presenza sulla quale dobbiamo riflettere e stupirci? E’ la presenza,dopo l’Ascensione,  della natura umana nella dimensione di Dio , nella dimensione trinitaria, nella dimensione dell’eternità. E’ la presenza della natura umana ,però , in corpo ed anima.Se fosse solamente la presenza della natura umana come anima , elemento del settore spirituale in un mondo spirituale , avremmo detto che siamo limitati nell’illimitato, siamo finiti nell’infinito , restando nello stesso genere, il campo dello “Spirituale” . Ma qui , con il mistero dell’Ascensione, è entrata nella divinità non solo l’anima, ma la natura umana completa , anche il corpo ossia la materia espressa nella struttura biologica umanadi uomo .Questa sruttura umana, con tutti  i suoi elementi chimici, entra nella dimensione divina. Questo si che è stupefacente , è strabiliante ! La materia trasformata in modo tale dall’azione dell’infinita energia e potenzialità energetica del”Amore” che è lo Spirito Santo ,è stata trasformata per poter stare alla presenza della divinità. In un ambiente che di per se non le corrisponderebbe in quanto materia a cospetto di una dimensione spirituale. Ebbene , l’espressione corporea umana del Verbo , Figlio di Dio , “si siede” , entra nella comunione della la Santissima Trinità. Questo si che è strabiliante ! Questo non c’era da aspettarselo , eppure è così ! Fratelli e sorelle , qui sarebbe bene tacere e contemplare e trarre delle conseguenze veramente pratiche che incidano sulla nostra vita quotidiana . Pensiamo solamente  a quanto rispetto dobbiamo alla materia , alla nostra materia , al nostro corpo umano che in Cristo è già arrivata a quel livello di dimensione divina . Ciò non solo in Cristo , ma anche nella Vergine Maria che è stata assunta in cielo in corpo ed anima. Così pure arriverà il mio, il tuo corpo materiale a quella dimensione ,dopo la risurrezione, sotto l’azione dello Spirito Santo. Tutto ciò che vorrà Dio sarà tutto in tutti, perché saremmo arrivati al pieno sviluppo del piano di Dio. Che mistero! E quale onore che la nostra materia entri così a fare parte della comunione con la divinità. Dobbiamo evidentemente prepararci rispettando questa materia nella forma dovuta, affinchè questo abbia veramente un esito positivo. Lasciamo da parte poi  tutte le fantasie e le immaginazioni spazio-temporali che ci vengono suggerite dalle parole “scese“ ,”discese”, “ascendere” ecc. , pensiamo piuttosto ad un sublime e misterioso progetto divino che per ora , per noi , è incomprensibile. Un progetto divino che divinizza misteriosamente la materia, come già è successo con il corpo di Gesù e con quello di Maria, materia che entra nella divinità dell’amplesso eterno ed infinito della Trinità , del Padre , del Figlio e delloSpirito Santo. Materia che il teologo-paleontologo Pierre Tailhard de Chardin chiamò “divina materia”.Così sia.  

Ultimo aggiornamento ( sabato 15 maggio 2010 )
 
< Prec.   Pros. >