Quarta Domenica di Avvento Dal Vangelo secondo Luca (Lc 1,39-45)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Beata Colei che ha creduto Ho riflettuto e pregato il Signore che mi illuminasse circa la tematica sulla quale riflettere,come frutto delle letture di questa domenica . Si trattava di scoprire il contenuto pedagogico-liturgico della messa di oggi. Mi sono deciso per la frase che Elisabetta ,madre di Giovanni Battista, disse a Maria quando venne a visitarla :”Beata Colei che ha creduto”. Elisabetta disse queste parole ispirata dallo Spirito Santo ,per la presenza nel grembo di Maria di Cristo il Salvatore . Elisabetta riconosce in Maria la fede, “Colei che ha creduto” , che ha avuto fiducia . E’ bene che noi riflettiamo un poco su cosa è questa fede. La fede è una capacità , così ci insegnano i maestri di spirito ed i teologi, che ci viene donata da Dio . Non è frutto che viene dal nostro sforzo spirituale. E’ una forza sovrannaturale che ci fa vedere le cose , le persone , gli avvenimenti ,come li vede Dio , nella luce di Dio . Nell’attuale economia della salvezza , la fede ci viene data nel Battesimo e poi ci viene rafforzata dallo Spirito Santo nel sacramento della Cresima mediante i doni ,detti anche carismi , dell’intelletto e della scienza. Vediamo adesso come la fede ha svolto il suo dinamismo nell’economia della salvezza. Il piano di salvezza procedeva da Dio ma aveva bisogno ,da parte dell’uomo ,dell’accettazione ,della fiducia dell’uomo in Dio. Dio aveva strutturato questo piano per l’umanità ed infatti , all’inizio chiama Abramo che credette in Lui . La risposta fu positiva ,Abramo credette contro ogni speranza lasciando la sua terra, le sue sicurezze , tutto ciò che fino allora aveva sostenuto la sua vita. Non aveva ragioni che favorissero questa sua decisione di abbandonare tutto ed andare verso una terra sconosciuta che solo in seguito gli sarebbe stata indicata ; nel frattempo , senza conoscere , egli si affida a camminare sotto l’ispirazione di Dio.Così si apre il piano della salvezza di Dio : con un atto di fede , di fiducia di Abramo. Il piano di salvezza si chiude con un altro atto di fede e di fiducia , quello di Maria di Nazareth che rispose all’angelo : “ Eccomi , avvenga in me quanto hai detto”. Ecco ,fratelli e sorelle , uno dei personaggi che in questo Natale hanno reso possibile la realizzazione piena del piano di Dio. Questo personaggio è Maria : Colei che si è fidata di Dio ,così come l’ha definita la sua parente Elisabetta:”Beata tu che hai creduto”.Il personaggio centrale però del Santo Natale è il bambino Gesù , il quale obbedisce accettando la sua missione .Già da adulto Gesù dirà , nell’ispirazione che oggi leggiamo nella lettera agli Ebrei : “ Tutti i sacrifici prescritti da Mosè ,oh Padre, non sono bastati per cancellare i peccati che l’umanità aveva commesso verso di Te con le sue disobbedienze ,per questo hai deciso di adattarmi un corpo umano.Di farmi assumere una natura umana ed “Eccomi”. La stessa parola della madre Maria: “Eccomi” che io vengo per fare la Tua volontà”. Anche qui abbiamo la figura del Cristo obbediente che come risposta dell’umanità al piano di Dio ,lo rende possibile. Il terzo personaggio è un artigiano ,Giuseppe , il quale senza dire una parola (il silenzio degli Evangelisti in proposito è veramente assordante) è l’uomo della obbedienza silenziosa ed immediata .Infatti , appena si rese conto della situazione e che la sua promessa sposa Maria era incinta , abbandonò il suo naturale progetto di voler formare una famigliola come tutte le altre con questa donna che amava .Avendo avuto la visione dell’angelo che gli diceva di accettare , di entrare come elemento chiave nel progetto montato da Dio per questo bambino , questo Dio fatto uomo , in silenzio obbedì. Si fidò di Dio e prese Maria con sé , si diresse a Gerusalemme per il censimento con Maria incinta. Avvisato in sonno che il re Erode voleva uccidere il bambino, fuggì in Egitto con la madre ed il bimbo rimanendovi come esiliato e poi di lì tornò in Israele avvisato dall’angelo che Erode era morto. Tutto questo nel più assoluto silenzio. Persino la sua morte non è nemmeno registrata.Ecco quì un terzo personaggio che rende possibile il piano di Dio , che ha fiducia in Lui ,ha fede , ha creduto a ciò che il Signore gli comunicava. Ecco, fratelli e sorelle, il segreto dell’esito delle nostre vite . La rivelazione neo testamentaria , specialmente nelle lettere di San Paolo , ci presenta un Dio che ama ogni uomo : “Dio è amore” ( 1^ lettera a Giovanni cap.4 vers.8) e vuole che “tutti gli uomini siano salvi” , ossia che arrivino alla piena realizzazione del proprio essere come Lui lo ha voluto ed immaginato (1^ lettera a Timoteo cap.2 vers. 4). Per questo inserisce ogni uomo che lo ama ed accetta questo progetto , che crede in Lui lo inserisce nel suo “progetto di salvezza” (lettera ai Romani 8 ,28) e farà sì che nulla ostacoli questo progetto. Anche se la libera volontà umana malvagia pretendesse intralciare qualcosa o qualcuno o qualche situazione ,Lui “orienterà ogni cosa verso il bene di coloro che lo amano” e che ha inserito in questo Suo progetto di salvezza (lettera ai Romani 8-28 a). Fratelli e sorelle, se accettiamo questa verità ,è mai possibile la pretesa di voler gestire da noi stessi ,secondo la nostra limitatissima visione , le innumerevoli variabili del piano nel quale siamo inseriti insieme a tutte le vite di tutti gli altri ? Come è possibile voler far funzionare ed imporre il nostro progetto personale di vita secondo le nostre limitatissime visioni? Non è forse più ragionevole lasciare questa responsabilità a chi ne sa più di me , a chi è infinita intelligenza divina ,a chi vuole il mio bene e che sa quale è ? Io sì ,voglio il mio bene ma non so generalmente quale è perché come dice la lettera ai Romani: “Noi non sappiamo neanche cosa chiedere nella preghiera, che ci convenga. Meno male che c’è lo Spirito che ,conoscendo le profondità di Dio e le nostre , supplica il Padre con gemiti che non si possono esprimere”. Fratelli e sorelle , smettiamola di voler inserire nel computer della storia il nostro progetto che non coincide con quello di Dio. Accettiamo ,fidiamoci di Lui e vedremo come per Giuseppe ,Gesù e Maria che la strada della salvezza sarà una realtà concreta per tutti noi. Così sia.
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